«Il sogno da tifoso è la serie A, quando sarà il momento, daremo la nostra stoccata per la promozione». Era il refrain preferito di Walter Taccone nove mesi fa.

 

Le competitors trionfano, i Lupi impattano e i quartieri alti della classifica sono sempre più un miraggio. Pesano come un macigno le scelte di Tesser, che nel primo scorcio di torneo ha approntato formazioni sbilanciate farcite di pedine inconciliabili e poco inclini alle mansioni attribuitegli.

 

Dal triplice fischio di Trapani-Avellino, non si parla d’altro che dell’esonero di Tesser. E non potrebbe essere altrimenti: Il trainer di Montebelluna, nonostante le numerose assenze, ha approntato l’ennesima formazione votata all’attacco collocando diverse pedine fuori ruolo.

 

Che il declino dei Lupi, ormai a un passo dall’inferno, discenda dall’accanimento dei “portoghesi”, non ci crede neppure Walter Taccone. Perché l’Avellino ha perso tutto: grinta, carattere, spirito di sacrificio, fame di vittorie. Tutto.

 

 

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