Tanto tuonò che…piovve. Dopo settimane di siccità e corteggiamenti incalzanti Leonardo

Morosini è ufficialmente un calciatore dell’U.S. Avellino 1912. Merito dell’insistenza di Novellino, dei rapporti tra De Vito ed il procuratore Claudio Vigorelli ed dei buoni uffici di Taccone, in perfetta sintonia con Enrico Preziosi dopo le cessioni di Izzo, Biraschi e Omeonga

Nei mesi scorsi, a sorpresa, una testata locale aveva millantato dissapori (rivelatesi poi inesistenti) tra il patron biancoverde ed il presidentissimo del Genoa che ha però respinto al mittente le corpose offerte di Entella e Carpi, disposte a tutto pur di strappare l’ex Brescia alle mire della concorrenza. Il ragazzo ha tentennato, ci ha pensato, ma poi, rassicurato dal mister ha scelto di vestire la casacca verde dei Lupi.

LA TRATTATIVA - Il calciatore approda in Irpinia con la formula del prestito gratuito con diritto di riscatto e contro riscatto (il prezzo non è stato ancora fissato). Il Genoa, proprietario del cartellino, si accollerà metà dell’ingaggio (200.000 €). La Lega, inoltre, in ragione della giovane età (classe ’95) dell’atleta, elargirà all’Avellino 2000 € a presenza. Un affare memorabile. Una formula perfetta per un giocatore pagato 3 milioni di Euro solo due anni fa dai Grifoni.

IN CAMPO - Morosini nasce trequartista. Dotato di ottime doti balistiche corredate da un’eccellente velocità in progressione può ricoprire anche il ruolo di seconda punta in un 4-4-1-1 o di fantasista rifinitore nel 4-2-3-1. Un acquisto perfetto, vaticinato dall’intera tifoseria, desiderosa più che mai di abbracciare a stretto giro un’altra pedina imprescindibile: Riccardo Marchizza, atteso Lunedì per la firma. Che sia l’anno buono?

 

di Maurizio de Ruggiero

 

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