Esodo biancoverde. Un profluvio di passione. Duemila tifosi sulle tracce del Lupo, all'inseguimento del treno salvezza. Sabato, nell’inferno dell’Arechi, l’Avellino si appresta a vivere la sfida che vale una stagione. Uno scherzo del destino. Un intreccio della cabala.

Gli Irpini affronteranno una Salernitana già salva, protagonista di un torneo incolore, delusa dal mancato approdo ai play-off sfumati proprio nell’ultimo mese e mezzo. Gli uomini di Bollini (subentrato ad un deludente Sannino), dopo un girone di ritorno incoraggiante sono calati alla distanza, dilapidando i progressi registrati a seguito dell’avvicendamento in panchina.

Classifica a parte i Lupi dovranno sfoderare una prestazione sublime per scardinare le riluttanze di un roster di qualità, congegnato per approdare in ben altri lidi. Fari puntati su Coda, DonnarummaRosina e sugli ex dal dente avvelenato Zito, Bittante e Jao Silva; pedine chiave in ottica contropiede, efficaci e pungenti nelle ripartenze. Probabile che i granata giochino di rimessa, in attesa di trafiggere gli avversari alla prima occasione favorevole.

LA FORMAZIONE - Scontato il modulo. Sottintese le pedine. Sarà, al solito, 4-4-2, autentica regola aurea dell’epopea targata Novellino. In attacco confermata la coppia Eusepi-Ardemagni con Belloni e Lasik sulle ali, coadiuvati da capitan D’angelo e Omeonga perni della mediana. Nelle retrovie spazio alla cerniera collaudata formata dal binomio Djimsiti-Jidayi. Perrotta e Migliorini (l’ex Laverone è squalificato), invece, agiranno sulle corsie esterne, con licenza di avanzare in fase di transizione positiva.

FATTORE CAMPO - Nonostante la decisione della società di Lotito di istituire la giornata granata e la prevendita fiacca (5.500 tagliandi staccati sino a giovedì) sono previsti oltre 16.000 spettatori. Un numero di tutto rispetto considerate le medie stagionali parrocchiali. L’Avellino, dal suo canto, non dovrà farsi condizionare dal fattore ambientale, vero e proprio vulnus di una squadra troppo fragile sul piano temperamentale.

In caso di successo, Castaldo e compagni potrebbero conquistare la matematica permanenza in B con un turno d’anticipo. Sempre che Ternana e Trapani non vincano. Ecco perché un successo in terra Salernitana assumerebbe i contorni d’impresa epocale. Sarebbe il giusto epilogo di una stagione avara di soddisfazioni…

 

di Maurizio de Ruggiero

 

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