"Accidenti come sei bella” canta Vasco Rossi in un suo famoso singolo. Parallelismi  

  

musicali a parte, non sarà fuori luogo mutuare le parole del “Blasco” nazionale ed affibbiarle all’Avellino, autore di una partita perfetta o quasi: squadra corta e stretta come piace a Novellino, brava ad aggredire la Spal sullo zero a zero e abilissima in fase di contenimento. Dopo il gol di Eusepi, gli ospiti si sono riversati nella metà campo dei Lupi senza però creare grossi pericoli.

LA CRONACA - L’Avellino controlla bene la Spal nel primo tempo, concede poco agli ospiti (senza schiacciarsi eccessivamente) e non disdegna di proporsi in avanti sviluppando quelle “strutture di gioco” tanto care al mister. Nella ripresa, i verdi si trasformano e trovano il goal dopo pochi minuti con un Eusepi, bravo a capitalizzare un lancio millimetrico di Migliorini. Semplici decide allora di inserire l’artiglieria pesante, gettando nella mischia prima Floccari e 4 minuti più tardi Antenucci.

Novellino risponde con Bidaoui per Paghera, spostando D’Angelo accanto ad Omeonga e cercando di sfruttare la velocità del marocchino dati gli spazi concessi dalla squadra Estense. I cambi del tecnico Spallino non sortiscono gli effetti sperati, mentre l’Avellino ha due buone occasioni da rete, in contropiede, per chiudere la partita, ma Castaldo prima e Ardemagni poi falliscono l’occasione del raddoppio. Il risultato non cambia e, dopo 6 e passa minuti di recupero, i biancoverdi si aggiudicano una vittoria fondamentale in ottica salvezza sfoderando una prestazione che riavvicina la squadra al pubblico, dopo l’indegna prestazione di Terni.

L'ANALISI - Un cocktail perfetto, quello visto in campo al Partenio Lombardi: la “cazzimma” di Eusepi, la corsa di Laverone, la grinta di Ardemagni, le geometrie di Omeonga, la voglia di capitan D’angelo, il senso della posizione di Djmsiti, l’assist di Migliorini. Il tutto condito dall’esperienza di Walter Novellino, deus ex machina della resurrezione. Lo stratega di Montemarano ha ricompattato una truppa logora e sfibrata, disegnando uno scacchiere tatticamente perfetto. Al netto dell’eventuale penalizzazione, era importantissimo vincere dopo le ultime pessime uscite (1 solo punto in 4 gare). Adesso bisognerà sfruttare l’onda emotiva e stringere i denti sino all’agognato traguardo.

Lunedì si ritorna in scena. L’Avellino sarà impegnato sul campo della capolista Frosinone, vera schiacciasassi del campionato con un record domiciliare di 11 vittorie 3 pareggi e 2 sole sconfitte. Uscire "indenni dal "Matusa" sarebbe un passo importante per mantenere la categoria, ma la squadra vista contro la Spal ha le carte in regola per creare più di un problema alla compagine ciociara. Lupo, “Accidenti come sei bello”…oggi più che mai.

 

di Angelo Aurigemma

 

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